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Pubblicità in Usenet

di Joel K. Furr
jfurr@acpub.duke.edu
13 Nov 1995

Introduzione

La pubblicità in Usenet è un argomento spesso frainteso. Gli obiettivi di questo documento sono spiegare ai nuovi utenti alcune delle convenzioni Usenet concernenti la pubblicità e risparmiare inutili preoccupazioni a tutti gli interessati.

Per cominciare, definiamo il termine. "Usenet" non è un sinonimo di "Internet". Usenet è il sistema dei gruppi di discussione in linea, denominati "newsgroup", ad esempio rec.humor, comp.misc, news.announce.newusers, talk.origins, misc.rural, alt.sex e così via.

Questo documento non intende descrivere nei dettagli tutti i diversi modi in cui è posssibile condurre un'attività commerciale in Internet, ma solo tentare di spiegare le problematiche inerenti al fare pubblicità nei newsgroup Usenet.

La filosofia Usenet

Usenet nacque nel 1980 come rete UNIX di collegamento tra siti che avevano la necessità di discutere e ricevere rapidamente informazioni sulla configurazione e su altre questioni riguardanti il sistema UNIX. Inizialmente, il volume di traffico era di pochi messaggi a settimana, ma il sistema si rivelò così utile che il traffico aumentò in breve tempo. Quasi subito Usenet si espanse e nacquero forum sulla fantascienza, sulle scienze umanistiche, sui computer e su altri argomenti.

In principio, Usenet era limitata alle istituzioni scolastiche, come i college e le università, agli istituti di ricerca e ad altre società commerciali che disponevano di sistemi UNIX. Ora essa è cresciuta sino a includere milioni di utenti in siti commerciali, ad esempio America Online, e in società di tutto il mondo che si occupano di ogni possibile tipo di affari. Tuttavia, molte delle convenzioni attuali di Usenet risalgono a quando Usenet era molto piccola e gran parte dei siti erano università.

Questo fatto però non placa in alcun modo la rabbia che molti utenti provano quando esse vengono violate.

Una di queste tradizioni è la convinzione che non è educato fare pubblicità per profitto nei newsgroup Usenet.

La pubblicità è sentita come un'intrusione "fuori tema" nella discussione di un qualunque newsgroup (newsgroup è la parola Usenet che indica un gruppo di discussione o un bulletin board). Ogni newsgroup è dedicato a coprire un insieme di argomenti specifici e perché esso funzioni come gruppo di discussione efficace è importante che si resti "in tema". Se tutti trascurassero gli argomenti specifici che ciascun newsgroup intende affrontare e inviassero qualunque tipo di messaggio ovunque, l'intero sistema collasserebbe.

A causa della natura decentralizzata di Usenet, non esiste un'autorità che possa "imporre" di rimanere in tema. È compito di ciascun utente aiutare a preservare la cultura della discussione aperta e della libertà di parola, che Usenet ormai incarna, evitando di inviare messaggi fuori tema.

Questi, naturalmente, includono la pubblicità. La pubblicità è di gran lunga la forma più pervasiva di messaggio fuori tema, dunque è quella che surriscalda maggiormente gli animi.

Un'analogia

Se un'analogia può essere utile ad aver presente la situazione, immaginate una riunione di lavoro o scolastica.

Nel corso della riunione, si discute di un certo argomento, ad esempio il rifacimento dei marciapiedi in centro o l'acquisto di nuovi libri di testo per la scuola elementare, o la strategia di presentazione di un nuovo prodotto.

Nel bel mezzo della discussione sui marciapiedi, sui libri o sul prodotto, qualcuno entra nella stanza, interrompe tutti e legge un annuncio pubblicitario relativo a un ristorante locale, quindi esce senza aspettare alcun commento.

Ora, immaginate che questo accada ripetutamente, ogni volta che il gruppo cerca di tenere una riunione. Quando qualcuno cerca di affrontare una questione, ecco che entra uno sconosciuto e legge un annuncio pubblicitario di qualcosa che non ha nulla in comune col tema della riunione.

Sarebbe piuttosto difficile tenere riunioni costruttive, vero?

In modo analogo, è molto difficile mantenere i newsgroup Usenet interessanti e utili se altri li sommergono di pubblicità.

Il prezzo nascosto

Una delle attrattive del fare pubblicità in Usenet è il fatto che costa pochissimo. Si paga una piccola somma per una connessione Internet ed è possibile inviare letteralmente milioni di annunci senza costi aggiuntivi.

Ma un costo esiste. Ogni messaggio inviato occupa uno spazio su ciascun sito del mondo in cui esso arriva. La gente non si preoccupa molto di pagare per tenere discussioni via Usenet, perché sa che ad altri piace partecipare a tali discussioni e perché sa che è uno scambio reciproco: "Io ospito gratuitamente il tuo messaggio sul mio sito e tu fai lo stesso con i miei". Tutti ricavano un beneficio da discussioni interessanti, istruttive o divertenti, dunque a nessuno dispiace pagare per lo spazio.

Ma solo una persona ricava vantaggio dalla pubblicità: il committente. Certamente si potrebbe dire che chi vede il messaggio beneficia del prodotto o del servizio pubblicizzato, ma se si confronta questo vantaggio con ciò che si perde se il proprio gruppo di discussione preferito è preso d'assalto dalla pubblicità senza soluzione di continuità, ecco che il paragone non regge.

Nessuno desidera offrire gratuitamente lo spazio sul proprio disco a qualcuno che egoisticamente invia una copia di un messaggio pubblicitario a tutti i newsgroup Usenet.

Come fare pubblicità in Usenet

Esistono modi accettabili di fare pubblicità nei newsgroup Usenet.

1. Nota inerente al tema

Se il proprio prodotto o messaggio è direttamente correlato al tema di un particolare newsgroup Usenet e si desidera farlo sapere, di norma è possibile inviare una nota.

Tenere presente la parola "nota". Una nota è una breve menzione del prodotto con informazioni utili a ricevere ulteriori ragguagli. Non è un banco di vendita. Non è un messaggio pubblicitario. Non è un messaggio del tipo "COMPRA COMPRA COMPRA ". È una semplice nota.

Questi messaggi sono ben accetti solo la prima volta. Se la cortese nota informativa viene inviata ogni settimana, le persone cominceranno a irritarsi.

Inoltre, si è fortemente invitati a mantenere tali messaggi privi di esagerazioni. Di solito, funzionano molto bene i messaggi che informano sul servizio o sul prodotto e includono un indirizzo di recapito, un sito Web o un numero di telefono cui rivolgersi per ulteriori informazioni.

Ad esempio, se si desidera inviare una nota relativa ai propri servizi di assistenza legale all'immigrazione, è possibile inviarne una ad alt.visa.us o ai vari newsgroup misc.immigration.*, dove essa verrà letta da molte persone interessate a questo o ad altri argomenti correlati. Inviare la stessa nota a rec.sport.football.college non è appropriato perché rec.sport.football.college non ha nulla in comune con le leggi sull'immigrazione, i visti o le modalità per diventare cittadino di un altro paese.

Un modo per capire se un messsaggio è adatto, è consultare il documento di programma (charter) del newsgroup. Tale documento costituisce la dichiarazione formale di ciò che fa parte e di ciò che esula dal tema. Di norma viene stilato al momento della nascita del gruppo, se quest'ultimo appartiene a una delle 7 grandi categorie: comp.*, soc.*, rec.*, talk.*, misc.*, news.*, sci.* e humanities.*. Anche altri gruppi hanno un simile documento, ma non tutti e, se lo hanno, spesso si tratta solo di un paio di righe. Dove reperire un documento di programma? In alcuni casi esso è regolarmente inviato al newsgroup o è contenuto nei file delle domande più frequenti (FAQ) del newsgroup. In altri casi, è stato del tutto tralasciato. A volte, può essere difficile individuare il documento di programma, dunque occorre ricorrere alla propria capacità di giudizio e/o chiedere a qualche componente del gruppo se un particolare messaggio sarebbe appropriato.

Tutto questo non significa che le note inerenti al tema siano sempre ben accette: la proliferazione di messaggi pubblicitari inappropriati (cioè inviati nel modo o nel posto sbagliato) ha dato come risultato la tendenza ad accogliere freddamente tutti i messaggi pubblicitari, incluso le note informative inviate al gruppo appropriato. Può essere utile limitare i propri messaggi a note informative inviate solo nei luoghi appropriati e attenendosi strettamente a qualunque tipo di restrizioni locali imposte sulla pubblicità dagli utenti di un dato newsgroup.

2. Newsgroup *.forsale e *.marketplace

Molti newsgroup si occupano direttamente di vendita. In genere, possono essere identificati grazie alla presenza della parola "forsale" o "marketplace" nei loro nomi.

Ad esempio, rec.games.board.marketplace è un newsgroup i cui utenti sono interessati a vendere o acquistare giochi da tavolo.

In modo analogo, la gerarchia misc.forsale.* è costituita da newsgroup dedicati all'acquisto e alla vendita di computer, schermi, stampanti, periferiche e così via, mentre misc.forsale.non-computer.* è costituita da newsgroup dedicati alla vendita di merce non collegata ai computer. Tuttavia, la politica dei misc.forsale.* è piuttosto resistente nei confronti dei messaggi di tipo commerciale -- la gerarchia è intesa come luogo per pubblicare annunci di tipo economico.

In molti luoghi della rete esistono gerarchie locali in cui è possibile inviare avvisi di vendita o richieste di acquisto di merce.

Ad esempio, la gerarchia triangle.* della Carolina del Nord, ha due sezioni, triangle.forsale e triangle.wanted, nelle quali trovare annunci di tipo economico è la regola.

Tuttavia, è generalmente ritenuto scortese inviare la stessa nota sul prodotto a tutti i newsgroup di vendita, anche se si trovano in posti diversi del paese o all'altro capo del mondo. Inviare la propria nota solo al newsgroup di vendita locale, se esiste.

3. comp.newprod

È possibile inviare una nota al newsgroup moderato comp.newprod se - e solo se - si fa parte di una società informatica che desidera lanciare un nuovo prodotto e comunicare tale notizia alla comunità degli utenti interessati. Il moderatore di comp.newprod richiede che le note siano di tipo informativo e prive di esagerazioni, in modo che chi usa comp.newprod abbia a disposizione un mezzo di informazione affidabile.

4. biz.*

Una gerarchia di newsgroup, chiamata "biz.*", è dedicata principalmente ad annunci, da parte delle società, di nuovi prodotti, correzioni e miglioramenti, invio di software dimostrativo e così via. Se il proprio sito supporta biz.* e si ritiene che un gruppo della gerarchia biz.* sia adatto ai propri scopi, passare a biz.config e farne richiesta.

Bisogna però prestare attenzione, perché se lo scopo è creare un newsgroup biz.* per inviare annunci pubblicitari colmi di esagerazioni, nessuno vi parteciperebbe. Le persone leggono i newsgroup che ritengono interessanti, e non si iscrivono a un newsgroup costituito solo da messaggi pubblicitari che riguardano l'Enoteca Bacco.

I newsgroup biz.* sono alcune decine: alcuni vengono regolarmente usati, altri sono praticamente morti. Se il proprio sito supporta biz.*, è possibile reperire ulteriori informazioni su tale gerarchia in biz.config, biz.general e biz.misc.

Come non fare pubblicità in Usenet

Sfortunatamente, esistono tanti modi inappropriati di fare pubblicità in Usenet quanti sono i modi appropriati.

1. Invio di messaggi fuori tema a newsgroup non inerenti.

Ogni messaggio inviato su Usenet, indipendentemente dal suo contenuto, dovrebbe essere inviato solo ai newsgroup inerenti.

Ad esempio, immaginate di essere il proprietario di una ditta produttrice di coperte e di volerne vendere un gran numero. Così, inviate un messaggio relativo alle coperte a sci.physics. Non sorprendentemente, riceverete molti messaggi email che vi definiranno uno stupido.

Perché ciò accade? È semplice: sci.physics non ha nulla in comune con la vendita di coperte. L'annuncio non è inerente al tema, proprio come se nello stesso newsgroup qualcuno avesse tentato di avviare una discussione sul prossimo campionato di calcio o avesse cominciato a inviare una serie di messaggi sulle sue vacanze estive.

Immaginate ora di leggere regolarmente rec.crafts.textiles.weaving. Sareste contenti se qualcuno inviasse una serie di messaggi su delle pastiglie al ginseng, qualcun altro cercasse di vendere abbonamenti a riviste e, prima che ve ne rendiate conto, fosse difficile portare avanti una vera discussione sulla tessitura?

Bisogna cercare di vedere la cosa dal punto di vista degli altri. Se dà fastidio il fatto che qualcuno invii un messaggio pubblicitario per il loro prodotto al proprio newsgroup favorito, perché inviare un messaggio pubblicitario per il proprio prodotto a migliaia di altri newsgroup?

Ricordate: "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te".

2. Spamming

Con il termine spamming si intende l'invio di messaggi identici o quasi (non solo pubblicitari, sebbene di norma siano quelli inviati da chi usa lo spamming) a un gran numero di newsgroup. Poiché non è per niente difficile scrivere un programma in grado di inviare lo stesso messaggio a decine, centinaia o migliaia di newsgroup, molti hanno cominciato a usare tale sistema.

Cosa è accaduto a coloro che hanno usato lo spamming?

Hanno perso l'accesso a Internet, sono stati bersagliati da migliaia di inutili messaggi email, sono stati chiamati al telefono nel cuore della notte da gente inviperita, la loro posta ordinaria è stata rispedita altrove, si sono ritrovati abbonati a migliaia di riviste, hanno ricevuto migliaia di fax di riprovazione, e così via.

Niente in Usenet è odiato come lo spamming. È estremamente, incredibilmente scortese e chi lo usa se ne pente amaramente,

e questa non è una minaccia, ma un'osservazione. Qualunque beneficio lo spamming possa apportare, viene più che vanificato dall'elevato dissenso pubblico in tutti i newsgroup colpiti.

Una parte dei mezzi di informazione ritiene erroneamente che lo spamming sia odiato perché si tratta di pubblicità. È vero, gli utenti Usenet non amano troppo la pubblicità, ma lo spamming è tanto odiato perché è incredibilmente scortese.

Se qualcuno non legge regolarmente un newsgroup, perché dovrebbe inviarvi un messaggio pubblicitario? Se lo fa, riconosce implicitamente di non essere interessato né a quello che gli utenti di tale newsgroup pensano, né al fatto che il messaggio possa essere sgradito: cerca solo di trarne un vantaggio personale. Quando si invia lo stesso messaggio a centinaia o migliaia di newsgroup, si ammette che il proprio profitto personale è più importante delle discussioni di milioni di persone.

Cosa direste se qualcuno venisse da voi ogni giorno e infilasse migliaia di copie di un volantino pubblicitario sotto la porta di casa vostra?

Ogni copia del messaggio occupa spazio sul disco di migliaia di computer in tutto il mondo, e se lo si invia mille volte, milioni di altre persone pagano per memorizzare milioni di copie del vostro messaggio. Chi usa lo spamming si accaparra lo spazio di memorizzazione dei computer altrui per un valore pari a centinaia di migliaia di dollari.

E allora, non usatelo. Ho già spiegato che una copia di un messaggio pubblicitario fuori argomento è scortese perché non ha nulla in comune con il gruppo cui è stata inviata. Se si moltiplica per mille questa scortesia, si può avere un'idea di quanto sia scortese lo spamming.

Un breve cenno a quel che accade ai messaggi inviati tramite spamming

Un'altra considerazione contro lo spamming è che non è molto efficace perché i lettori di Usenet hanno sviluppato delle difese. In Usenet sono in esecuzione parecchi sistemi di rilevazione dello spamming. Quando un sistema rileva che lo stesso messaggio è stato inviato più volte e a più newsgroup, chi sovrintende a tali sistemi interviene e lo cancella grazie a messaggi di tipo 'cancel', che sono i benvenuti in ogni parte del mondo.

Come si diceva prima, una parte dei mezzi di informazione ritiene erroneamente che lo spamming non sia accettato perché si tratta di pubblicità e che chi cancella tali messaggi lo faccia per liberarsi della pubblicità. La verità è che molti utenti Usenet ritengono che la cancellazione di un messaggio sia un atto assolutamente scortese e che vi si debba ricorrere solo in casi estremi. Se si cancella un messaggio inviato tramite spamming, è a causa della quantità (migliaia di invii), non a causa del contenuto.

Un'analogia spesso usata è la seguente: è vero che si ha il diritto di camminare per strada e dire qualunque cosa, ma NON SI HA il diritto di introdursi a casa di qualcuno alle 3 del mattino per gridare con un megafono.

In conclusione, se chi legge usa lo spamming, è probabile che perda il proprio accesso a Internet, che la sua vita diventi un inferno, che qualcuno lo citi in giudizio per rispondere dello spazio rubato e, dopo tutto, che non siano poi tanti coloro che leggeranno il messaggio. In breve, non ne vale la pena.

Mi spiace essere sgradevole, ma lo spamming è una pessima idea.

Se qualcuno fosse curioso di saperlo, il termine "spamming" ha origine da uno sketch del gruppo inglese dei Monty Python nel quale i personaggi si trovano in un ristorante che serve principalmente carne in scatola (ndt: in inglese spam). Le portate del menu includono piatti come "Carne in scatola, carne in scatola, carne in scatola, uova, prosciutto e carne in scatola". Ogni volta che la cameriera comunica il menu a un cliente, un gruppo di scandinavi seduti in un angolo le fa il verso cantando continuamente "Carne in scatola" e impedendo di ascoltare il resto.

Alcuni ritengono che il termine "spamming" derivi dal gettare pezzi di carne in scatola in un ventilatore, ma questo non è esatto.

3. Messaggi email inutili e non richiesti

Un altro sistema spesso praticato e spesso punito consiste nell'inviare messaggi email a migliaia di estranei, i cui indirizzi sono stati recuperati in svariati gruppi Usenet. Nel corso dell'ultimo anno, negli USA decine di persone sono state private del loro accesso a Internet dopo aver inviato a migliaia di estranei messaggi pubblicitari relativi ad appartamenti in multiproprietà a Cancun o a dubbi piani di finanziamento, tuttavia l'inondazione dei messaggi email inutili e non autorizzati continua.

Basti dire che inviare messaggi di tale tipo agli utenti Usenet è un'altra pessima idea. Gran parte dei siti impediscono l'accesso a Internet a chi ricorre a tale sistema.

4) Messaggi pubblicitari "combinati"

Qualcuno ha notato che solo i messaggi identici vengono rilevati e cancellati, e ha escogitato un sistema per inviare i propri messaggi pubblicitari a decine di newsgroup cambiandone solo un paio di righe, in modo da renderli tanto diversi da non essere cancellati.

Ad esempio, tempo fa un editore statunitense inviò messaggi relativi a uno dei suoi libri a decine di newsgroup, cercando essenzialmente di venderlo ma aggiungendo di volta in volta un paragrafo contenente quanto scritto in tale libro su ciascun newsgroup.

Era piuttosto ovvio che l'editore non era interessato alle opinioni sul testo, poiché il libro era già stato pubblicato. Alla fine, un impiegato della casa editrice ammise che la tecnica era stata usata per evitare di incappare nei sistemi di rilevazione dello spamming e che lo scopo era di diffondere il messaggio pubblicitario senza che fosse cancellato.

Non inviare messaggi del tipo "Congratulazioni, lettore di REC.FOOD.DRINK.BEER, Lei è tra i pochi fortunati destinatari di questa offerta straordinaria". I messaggi simili, che tentano di riferirsi a ogni singolo newsgroup cui vengono inviati, sono comunque considerati spamming, pertanto vengono cancellati immediatamente.

Conclusioni

Per farla breve, la pubblicità fuori tema e quella paragonabile a un messaggio urlato col megafono in casa di qualcun altro nel cuore della notte sono pessime idee.

Vi prego, cercate di trattenervi e non fate l'errore che fanno molti di credere che, poiché non esiste alcuna autorità centrale in grado di punire lo spamming, non vi siano conseguenze per chi lo usa.

Le conseguenze esistono, e si può essere sorpresi nel vedere fin dove possono arrivare i vendicativi utenti Usenet quando qualcuno invade il loro gruppo preferito con un ennesimo messaggio pubblicitario fuori tema.

Se lo si desidera, è possibile fare pubblicità su Usenet, ma vi consiglio di seguire i suggerimenti contenuti nella sezione "Come fare pubblicità in Usenet" di questo documento e di non commettere gli errori riportati nella sezione "Come non fare pubblicità in Usenet".

Rimanere in tema, scrivere messaggi privi di esagerazioni, inviare le proprie note solo ai newsgroup appropriati.

Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.

Postfazione: la pubblicità in Internet

Occorre sottolineare che, in Internet, esistono diversi modi di fare pubblicità che prescindono completamente da Usenet.

Usenet NON È la stessa cosa di Internet. Usenet viene trasmessa tramite Internet, ma anche da altri mezzi (per ulteriori informazioni, consultare "What is Usenet" in news.announce.newusers). Internet include anche servizi come ftp, telnet, gopher e il World Wide Web.

Una pagina Web consente di inserire immagini, testo e suoni in un formato ipertestuale interattivo estremamente semplice da creare e da usare. Molte migliaia di società, individui e organizzazioni hanno creato pagine Web che possono essere visualizzate da chiunque, e in ogni parte del mondo, grazie a un Web browser come Mosaic o Netscape.

Poiché le sole persone che vedono una pagina Web sono coloro che scelgono di vederla e poiché chi paga per lo spazio di memorizzazione necessario a tenere la pagina Web è la persona o l'organizzazione che l'ha creata, una pagina Web è molto più adatta a divulgare le informazioni relative alla propria società.

Se è necessario un aiuto per cominciare, rivolgersi a chi cura la gestione del proprio sito. Di norma, quello di cui si ha davvero bisogno è acquistare un buon manuale sulle basi della programmazione con il linguaggio HTML (Hyper-Text Markup Language) e/o consultare il newsgroup comp.infosystems.www.authoring.html. Non è difficile impostare una pagina Web ed è assolutamente più cortese inserire il proprio messaggio pubblicitario su una pagina Web piuttosto che ostacolare i lettori di Usenet.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Un gruppo di esperti utenti Usenet è a disposizione per suggerire modi non distruttivi di utilizzare Usenet per scopi commerciali. Per ricevere eventuali informazioni o consigli, inviare un messaggio email a commerce@acpub.duke.edu.

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